Spello
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Il paese dei vicoli fioriti e dell'Infiorata

STORIA

Agli Umbri, che secondo molti studiosi fondarono Spello, subentrarono i Romani: elevata a municipio nel 90 a.C. fu rifondata con il titolo di Colonia Julia Hispellum all'inizio del regno di Augusto; a questa fase risale la definitiva strutturazione dell'impianto urbano.

Dopo la caduta dell'Impero Romano fu distrutta dai Goti di Totila ed entrò a far parte del Ducato Longobardo di Spoleto.

Nel XII secolo divenne Comune indipendente. Verso la fine del XIV secolo fu sotto i Baglioni di Perugia dove restò fino al 1583, quando, dopo un'epoca di intensa attività artistica in cui la città si arricchì di capolavori rinascimentali del Pinturicchio, Perugino e dell'Alunno, entrò a far parte dello Stato Pontificio sotto il cui dominio, salvo la parentesi napoleonica, rimase fino al 1860.

 

ARTE, CULTURA, AMBIENTE

Spello unisce al suo carattere medievale, con vicoli tortuosi e antiche case in pietra, numerose testimonianze di epoca romana, come la cinta muraria, lungo il cui tracciato si aprivano le porte ancora ben conservate, i resti del teatro, dell'anfiteatro e delle terme. L'abitato è ancora circondato da mura, erette nel 1360 inglobando parte della cinta romana e tre splendide porte: porta Consolare (I secolo a.C.), la porta Urbica (o porta San Ventura) e la porta Venere di età augustea, costruita a foggia di arco trionfale, con ai lati le due torri cosiddette di Properzio a pianta dodecagonale.

Tra gli edifici religiosi è notevole la chiesa di Santa Maria Maggiore (XII-XIII secolo), con grandi tesori d'arte all'interno: sul lato sinistro della navata la splendida cappella Baglioni decorata con affreschi del Pinturicchio e impreziosita da un pavimento in maiolica di Deruta (1566) oltre a dipinti del Perugino. Del Pinturicchio (con largo aiuto di Eusebio da San Giorgio) è anche la grande tavola Madonna e Santi (1508) custodita nella duecentesca chiesa di Sant'Andrea, che conserva anche un Crocifisso di scuola giottesca, ed è esposto il corpo del Beato Andrea Caccioli, compagno di San Francesco.

Oltre al palazzo Comunale, sede della Biblioteca (fondo antico), dell'Archivio storico e dell'Accademia di Studi Costantiniani, sono da visitare palazzo Baglioni (1358), palazzo dei Canonici, sede della Pinacoteca, e la chiesa di San Lorenzo (XII secolo), che conserva un prezioso tabernacolo in marmo, opera monumentale dello scultore Flaminio Vacca (1587).

Nei dintorni l'interessante chiesa di San Claudio, bellissimo esempio di architettura romanica, la chiesa di San Girolamo con annesso convento, complesso edificato nel 1472 con il finanziamento di Braccio II Baglioni, signore di Spello, Villa Fidelia di origine cinquecentesca poi notevolmente trasformata e ampliata nei secoli XVIII e XIX, edificata sul luogo di un grandioso santuario ellenistico dedicato a diverse divinità, tra cui certamente Venere. La villa ospita una ricca collezione di quadri, sculture, oggetti di antiquariato.

Il complesso di San Girolamo si colloca nella parte più suggestiva del territorio: la zona, a ridosso del monte Subasio, è caratterizzata da una vegetazione che in modo naturale ha seguito nel corso degli anni la morfologia del monte, sviluppandosi in modo omogeneo alle peculiarità ambientali e naturalistiche del luogo.


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